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Il bar La Floridita de L’Avana ha sicuramente ricoperto un ruolo fondamentale nella divulgazione del bere miscelato nella capitale, ma non è stato il solo locale che ha contribuito alla popolarità della “coqueteleria” cubana: erano infatti molti i luoghi dove si potevano degustare cocktail eccellenti, come ad esempio al Plaza, al Sans Souci, da Donovan, allo Sloppy Joe, al Nacional o al Tropicana, tanto per citarne alcuni.

Ma cosa si beveva all’epoca? Beh, sicuramente non Piña Colada o Banana Daiquiri, ma erano cocktail molto più classici, come ad esempio il Chaparra, una semplice ma efficace miscela di rum, vermouth e scorza di limone, o il Cuban Manhattan, twist a base di rum della versione originale a base di rye whiskey. Due esempi in cui è ben presente il vermouth, che insieme al maraschino era una costante nelle preparazioni dei “cantineros”. Mi ricordo che in occasione della mia prima visita a Cuba molti anni fa, i barman del National mi raccontavano che il vermouth era molto bevuto come aperitivo, semplicemente con l'aggiunta di ghiaccio. Direi che l’usanza di bere vermouth nella “cocktail hour” è finito quasi nel dimenticatoio, ma ritengo sia interessante riproporlo in un momento come questo dove sono disponibili sul mercato molti prodotti di qualità.